Lo spunto per scrivere questo breve post sulla fatturazione, mi è venuto stamattina osservando una delle tante fatture che mi passano tra le mani ogni giorno. Vuoi sapere il perché? La fattura conteneva diversi errori, imprecisioni e dati mancanti.
Ma partiamo dall’inizio: la fattura, altro non è che un documento fiscale obbligatorio che viene redatto da un soggetto IVA venditore, ad un altro soggetto compratore per comprovare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi ed il conseguente diritto a riscuoterne il prezzo.
Fare una fattura corretta e precisa non è difficile purchè si tengano conto di alcune cose.
Ogni fattura è composta da una parte descrittiva e una parte tabellare.
La parte descrittiva deve contenere i dati identificativi del venditore (indirizzo, partita IVA, nome, cognome, ditta, ecc.), i dati identificativi del compratore, il numero progressivo, la data di emissione, e le condizioni generali di vendita (consegna, modalità di pagamento, etc...).
La parte tabellare deve invece contenere i dati identificativi della merce venduta (quantità e descrizione), il prezzo di vendita unitario e complessivo di ciascun bene venduto, eventuali sconti praticati e oneri accessori a carico del compratore, la base imponibile, l’aliquota Iva ed il totale della fattura.
La normativa vigente non prevede uno schema obbligatorio per redigere una fattura: è sufficiente infatti che la stessa contenga gli elementi descrittivi e tabellari accennati prima.
Puoi redigere una fattura realizzandola a "mano" usando carta e penna ed appositi moduli generici già predisposti da acquistare in cartoleria, o meglio ancora scriverla al computer usando un software specifico o un word processor e/o foglio di calcolo a tua scelta che ti aiuteranno ad automatizzare il lavoro e ti semplificheranno la vita.
Al fine di semplificare il lavoro dei nostri amici e dei nostri clienti che ci seguono on line, da sempre abbiamo messo a disposizione per il download gratuito nel nostro sito alcuni modelli e facsimili di fatture che ti potranno tornare utili nella tua attività: puoi scaricare il facsimile di fattura ciccando qui, oppure qui se sei un professionista in regime dei minimi.
Ricordati che la fattura va redatta in duplice copia: l’ "originale" che deve essere consegnata al tuo cliente e la "copia" che devi conservare tu (e che dovrai dare al tuo commercialista che cura gli adempimenti fiscali).
mercoledì 22 settembre 2010
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