mercoledì 21 gennaio 2009

Normativa buoni pasto

Il buono pasto è un titolo dal valore predeterminato che legittima al consumo di un pasto o di un servizio sostitutivo presso esercizi convenzionati e che subisce alcuni limiti all'utilizzo derivanti dalla normativa tributaria e previdenziale inerente al rapporto contrattuale di lavoro.
I buoni pasto hanno riscosso negli ultimi tempi un buon consenso tra le aziende perchè consentono un notevole risparmio (fino all’84%) derivante dal fatto che fino ad un prezzo di 5,29 euro il buono pasto viene catalogato dalla normativa come un servizio sostitutivo a quello mensa, quindi è esente per legge da tassazioni, nonchè contributi, tredicesima, quattordicesima, ferie e TFR.
Il costo del buono pasto (5,29 euro) dato al dipendente risulta infatti essere la spesa effettiva che l'azienda affronta ma con il vantaggio in più che può essere detratto dal reddito.
Ad ogni modo il beneficio in termini fiscali che l'utilizzo del buono pasto per i dipendenti può dare all'azienda non è da sottovalutare, in considerazione anche del fatto che consolida il rapporto tra l'azienda e i propri dipendenti.

E per i professionisti?
Anche i professionisti possono acquistare i buoni pasto e dedurre dal reddito imponibile la relativa fattura, fino a un importo massimo totale pari al 2 per cento del proprio fatturato.

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